Shingen Takeda
shigen-takeda

風林火山

Furinkazan", il vento la foresta il fuoco e la montagna.

una frase molte cara ai giapponesi..


Un posto speciale, nella storia del giappone, è occupato da Takeda Shingen, uno dei grandi Signori Della Guerra del periodo del Sengoku Jidai (letteralmente: "periodo del paese in guerra"). Nacque nel 1521, a vent'anni, nel 1541, bandì suo padre, accusandolo di eccessiva crudeltà nei confronti dei sudditi, divenendo l'indiscusso capo del clan Takeda. Le terre dei Takeda si trovavano nella montuosa regione del Kai, in vista del monte Fuji, da qui, ben presto, Shingen diede il via alla sua politica espansionistica affrontando e sconfiggendo di seguito i clan dei Suwa, dei Takatoh, dei Murakami e degli Ogasawara, ampliando i propri possedimenti con la conquista delle provincie di: Shinano, Totomi, Mikawa e Musashi.


Ciò portò ad un inevitabile scontro ed ad una lunga rivalità, con le potenti famiglie dei Uesugi e degli Hojo che controllavano le ricche, limitrofe province. Alternò periodi di guerra e di alleanza con i clan Imagawa, Tokugawa ed Oda, clan fortemente impegnati nella lotta per il potere e la conquista dello shogunato. Dopo anni di battaglie vittoriose e di conquiste militari fu proprio durante l'assedio di un castello dei Tokugawa, nel 1573, che Shingen morì, forse per malattia, forse ucciso, lasciando il potere nelle mani del figlio Katsuyori che non si rivelò alla sua altezza.


Katsuyori portò il clan alla definitiva distruzione nella battaglia di Nagashino dove l'esercito dei Takeda fu annientato dalle truppe di Oda Nobunaga, dei suoi giovani generali Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu e dai suoi 3000 fucilieri. (Questi eventi sono ben ricostruiti nel film Kagemusha di Akira Kurosawa). Poco dopo la battaglia Katsuyori si suicidò ed il resto del clan si disperse estinguendosi. A Takeda Shingen, sin dai suoi tempi, fu riconosciuta una indiscussa capacità di stratega e di condottiero tanto che spesso i suoi stessi nemici ne erano affascinati.

l'apparizione sui campi di battaglia degli stendardi col " Takeda Bishi ", l'emblema del clan, il diamante (bishi) dei Takeda, quattro rombi uniti a formarne uno più grande, galvanizzava le sue disciplinatissime schiere di samurai ed incuteva rispetto, se non paura nelle truppe avversarie. In molte sue bandiere e sui sashimono dei suoi samurai campeggiava la scritta:


"Haya ki koto kaze no gotoku.
Shizu kanaru koto hayashi no gotoku.
Shin ryakusuru koto hi no gotoku.
Ugokazaru koto yama no gotoku."

"Veloce come il vento.
Silenzioso come la foresta.
Invasivo come il fuoco.
Fermo come la montagna."



Simbolo dei Takeda, lo yotsume (quattro occhi)

emblema della scuola, che spesso è anche definita semplicemente Takeda ryu, è lo yotsume: il simbolo dei "quattro occhi".




Takeda Bushi 武田節


"Takeda Bushi" (武田節) è una canzone popolare giapponese che celebra lo spirito guerriero del clan Takeda, un potente clan feudale che dominò la provincia di Kai (l'attuale prefettura di Yamanashi) durante il periodo Sengoku (XV-XVI secolo). La canzone, intrisa di orgoglio e passione, evoca immagini di coraggio, lealtà e forza, trasportandoci indietro nel tempo all'epoca dei samurai.

Sebbene le sue radici affondino nella tradizione orale, la versione moderna di "Takeda Bushi" fu composta nel 1913 da Yoneyama Aishi (testo) e Akimoto Kyōsei (musica). La canzone divenne rapidamente popolare nella prefettura di Yamanashi, tanto da essere considerata un inno locale.


Il testo di "Takeda Bushi" è un vibrante ritratto dello spirito samurai. Inizia descrivendo la bellezza delle montagne di Kai illuminate dal sole, mentre il protagonista si prepara alla battaglia senza timore. La canzone sottolinea l'importanza della lealtà alla famiglia e al clan, ricordando che le mogli e i figli dei guerrieri sono al sicuro, protetti dagli spiriti degli antenati che dimorano tra le montagne.

Il testo cita anche il famoso motto del clan Takeda: "Fūrinkazan" (風林火山), attribuito al leggendario daimyo Takeda Shingen. Queste quattro parole, prese in prestito da "L'arte della guerra" di Sun Tzu, significano: "Veloce come il vento, silenzioso come la foresta, aggressivo come il fuoco, immobile come la montagna". Questo motto rappresenta la filosofia militare del clan Takeda, che combinava velocità, astuzia, ferocia e impassibilità.


La melodia di "Takeda Bushi" è altrettanto potente del suo testo. Il ritmo marziale e le melodie evocative creano un'atmosfera di grande intensità emotiva, catturando l'essenza dello spirito guerriero. La canzone è spesso accompagnata da strumenti tradizionali giapponesi come lo shamisen e il taiko, che amplificano il suo impatto emotivo.

"Takeda Bushi" è molto più di una semplice canzone popolare. È un simbolo della cultura samurai e un omaggio al coraggio e alla lealtà dei guerrieri del clan Takeda. La canzone continua a essere amata e cantata in Giappone, tramandando alle nuove generazioni i valori e gli ideali di un'epoca passata.


In conclusione, "Takeda Bushi" è un'opera affascinante che incarna lo spirito del Giappone feudale. Ascoltando questa canzone, possiamo quasi sentire il vento tra le montagne di Kai e il fragore delle spade dei samurai in battaglia.